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Riverberi 2025 si chiude con una performance tra musica, elettronica e arte digitale

Il 13 settembre al Giacosa lo spettacolo Wir Bauen eine Stadt: possiamo insieme edificare una città? performance video-musicale in tre quadri per coro, orchestra e live electronics

Date :

4 septembre 2025

Riverberi 2025 si chiude con una performance tra musica, elettronica e arte digitale
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Dopo gli appuntamenti dei mesi di luglio e di agosto, la quarta edizione di “Riverberi - Storie di comunità” si chiude con lo spettacolo Wir Bauen eine Stadt: possiamo insieme edificare una città?”, in programma sabato 13 settembre alle ore 21 nel Teatro Cinema Giacosa a ingresso libero e gratuito.

Sul palcoscenico si esibiranno il Coro SFOM piccoli diretto da veronica Pederzolli e la SFOMClusterOrchestra, diretta da Christian Thoma, insieme a Simone Bosco, live electronics, e Oliviero Reviglio, visual performer, su musiche originali di Paul Hindemith e Simone Bosco con gli Arrangiamenti e l’orchestrazione a cura di Christian Thoma e Manuel Pramotton.

La performance video-musicale in tre quadri per coro, orchestra e live electronics è il frutto del lavoro realizzato nel corso del Cluster Summer Camp 2025 organizzato dalla Scuola di Formazione e Orientamento Musicale della Fondazione Maria Ida Viglino.

Partendo dalla composizione originale per coro di voci bianche e orchestra “Wir Bauen eine Stadt” di Paul Hindemith, composta nel 1930, lo spettacolo si sviluppa attraverso il dialogo contemporaneo tra la musica elettronica, quella musica improvvisata composta da un artista d'eccezione quale Simone Bosco e gli stimoli visivi, concreti e astratti ideati per l’occasione da Simone Reviglio, anche partendo dagli scatti fotografici di Aosta realizzati dagli allievi e dalle allieve della SFOM, ai quali e alle quali è stato inoltre chiesto, durante il periodo di allestimento dello spettacolo, di esprimere le loro personali idee su alcuni temi centrali del fare comunità: quale siano le loro personali convinzioni rispetto al significato delle parole e dei concetti quali “insieme”, “noi”, “città” “costruzione”, “città ideale”.

L’esibizione finale intende restituire il lavorio creativo e di riflessione di un intenso laboratorio in cui grandi e piccoli hanno felicemente messo in condivisione le loro competenze come le loro idee, con l’obiettivo di restituire ai cittadini e alle cittadine di Aosta, e non solo, la loro personale storia e invenzione di comunità.

Il Sindaco di Aosta sottolinea il valore artistico e ideale dello spettacolo nel quadro di una rassegna che ha inteso contribuire alla costruzione di un nuovo senso di comunità attraverso riflessioni, confronti, storie e narrazioni con protagonisti della cultura e della società nel senso più ampio, e che l’attuale Amministrazione consegna come lascito ideale a quella che verrà.

Note biografiche e artistiche

 Simone Bosco
Compositore, produttore, sound designer, musicista, ha compiuto gli studi musicali di composizione, arrangiamento, batteria e percussioni presso la Scuola Civica di Torino.
Successivamente, ha frequentato il triennio dei Corsi Europei di Alto Perfezionamento Musicale presso l’Accademia di Siena Jazz sotto la guida di docenti di fama internazionale. Ha un complesso stile personale, sviluppato attraverso un percorso artistico che tocca diversi campi espressivi.
L’utilizzo di componenti elettronici nel contesto della sua produzione lo ha portato ad arricchire il proprio orizzonte sonoro caratterizzato da ricerca e sperimentazione. Dal 1999 al 2024 ha registrato 16 lavori discografici (quattro dei quali sono stati votati tra i 10 migliori album europei di musica elettronica dell’anno). Con il duo OZMOTIC, sono gli unici italiani a registrare e pubblicare per l’iconica etichetta londinese Touch.
Dal 2005 al 2024 ha scritto le musiche per 17 produzioni teatrali. Nel 2009 e 2010 ha composto la colonna sonora di diversi reading. Dal 2000 al 2024 ha composto le musiche per 2 cortometraggi.
Simone Bosco ha un’attività concertistica internazionale (Francia, Inghilterra, Spagna, Germania, Svizzera, Belgio, Malta, Olanda, Austria, Russia, Lussemburgo, Norvegia, Israele, Iran, Svezia, Cina) che lo ha portato ad esibirsi in prestigiosi teatri Royal Hall in London, Elisabeth Hall in London, Army Theatre in Sarayevo, Theatre of Petrozavodsk, Teatro Regio e Teatro Carignano in Turin, Corner Exchange in Cambridge e rinomati festivals (London, Paris, Berlin, Barcelona, Amsterdam, Brussels, Edinburgh, Manchester, Marseille, Moscow, Petrozavodsk, St. Petersburg, Weimar, Oslo). St. Petersburg, Weimar, Oslo, Valletta, Bologna, Bordeaux, Cologne, Frankfurt, Lyon, Limoge, Milan, Naples, Venice, Valladolid, Berchidda, Bastia, Florence, Genoa, Graz, Teheran, Gothenburg, Shenzhen, Hong Kong).
Ha collaborato con musicisti quali Christian Fennesz, Murcof, Senking, Bretschneider, Ernst Reijseger, William Parker, Paul Bollenbeck, Andrei Kondakov, Vladimir Mishin, Audry Chen, Taylor Ho Binum, Mary Alvorson, Paolo Fresu, Antonello Salis, Davide Livermore, Trio Debussy, Torino Vocal Ensemble, Orchestra Filarmonicva del Teatro Regio di Torino; ha collaborato con i danzatori Giorgio Rossi, Alessandro Certini, Marigia Maggipinto, Giorgia Bovo e con i cantautori Alberto Cesa e Giorgio Conte.
Nel 2001 ha rappresentato l’Italia alla Biennale Internazionale di Sarajevo. Nel 2002 ha vinto il premio “Movin ‘up” del Ministero della Cultura italiano. Nel 2006 ha suonato e diretto 80 percussionisti nella cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici di Torino, trasmessa in mondovisione.

 Oliviero Reviglio
È un artista audiovisivo la cui ricerca si concentra sull’interazione in tempo reale tra suono e immagine.
Specializzato in performance live, lavora alla fusione di elementi grafici astratti e immagini concrete, spesso sperimentando con nuove tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale.
Con una formazione radicata nella musica elettronica e nel sound design, si avvicina progressivamente al linguaggio delle immagini, trovando nel dialogo tra audio e video un campo fertile per la sperimentazione. Nel 2017 frequenta il corso “Master di Interazione Audio-Video” presso la Scuola APM di Saluzzo, avviando un percorso artistico che lo porterà a esplorare le potenzialità espressive del dialogo sinestetico tra suono e immagine.
Nel 2021 prende parte alla residenza artistica Suonare la Luce, nell’ambito del festival ToDays, un’esperienza immersiva in cui approfondisce tecniche di interazione audiovisiva.
Dal 2020 collabora con Simone Bosco alla creazione di spettacoli audiovisivi in cui l’interazione tra suono e immagine si manifesta in tempo reale.
Le loro performances sono state presentate in importanti contesti italiani ed europei come Stereolux (Nantes), Spectaculare (Praga) e Pixxelpoint (Nova Gorica).

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Adresse

Rue Xavier de Maistre, 13, 11100 Aosta AO, Italia

Dernière modification: 4 septembre 2025, 12:45

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