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Gli accordi contenuti in due convenzioni che verranno sottoscritte nei prossimi giorni tra il Comune di Aosta e alcuni condomìni di via Monte Emilius permetteranno di procedere più celermente all’avvio dei lavori del progetto definitivo di sistemazione della via che comprende, oltre al completamento delle rotatorie agli incroci con corso Ivrea e con le vie Caduti del Lavoro/Clavalité e alla realizzazione di una nuova sistemazione della strada, anche la realizzazione di marciapiedi.
Le bozze dei due atti, approvate dalla Giunta comunale, sono relative alla gestione delle aree divenute di proprietà comunale in diritto di superficie e di quelle soggette a uso pubblico in ragione della pubblica utilità dell’opera per cui l’Amministrazione aveva dato corso, tramite la Regione, alle procedure di esproprio su porzioni di aree private comprese tra i condomini “Les Fleurs 1-2-C-D” e il confine catastale di via Monte Emilius sul lato Est - e di aree prospicienti il condominio “Arco d’Augusto” sul lato Nord/Ovest.
In particolare, per quanto concerne quest’ultimo, l’accordo contenuto nella convenzione consentirà formalmente l’uso pubblico del marciapiede esistente, posto sulla proprietà condominiale, in alternativa alla realizzazione di un secondo marciapiede a partire dalla decisione condivisa di procedere con una gestione della viabilità più razionale tramite il mantenimento di alcuni degli attuali stalli di sosta sull’area oggetto di esproprio.
Più complessa è stata l’individuazione della soluzione per le aree del lato Est della via, parzialmente occupate nel sottosuolo da piani interrati condominiali, per cui è stato possibile procedere esclusivamente con l’esproprio del soprasuolo, creando, di fatto, una situazione patrimoniale e gestionale particolare e unica sotto svariati aspetti sia in termini di diritto sia prettamente pratici quanto alle modalità di intervento e alle attività manutentive.
Dopo aver esaminato la questione nel corso di diversi incontri sia informali sia tecnico-amministrativi con gli abitanti/proprietari e l’amministratore dei condomìni, e in seguito ad alcune modifiche approvate in sede di Consiglio comunale al canone patrimoniale di concessione, autorizzazione ed esposizione pubblicitaria e al regolamento del servizio di igiene urbana, è stata elaborata e messa in atto una modalità di gestione dell’intervento del tutto particolare, anche in questo caso attraverso un accordo preventivo che individua con precisione gli obblighi a carico dei diversi soggetti coinvolti.
In entrambe le situazioni gli strumenti utilizzati consentono di anticipare, laddove possibile, situazioni di criticità gestionale e potenziali contenziosi e, come garanzia di equo trattamento per la cittadinanza, costituiscono una tipologia di regolamentazione amministrativa che potrà essere utilizzata in situazioni simili che potrebbero riproporsi in futuro.
Commenta la vicesindaca con delega al Patrimonio, Josette Borre: «Si tratta di una modalità di intervento innovativa, per la quale è doveroso riconoscere l’impegno approfondito di diversi uffici e servizi della macchina comunale, a cominciare dal Segretario generale, ma anche la costante volontà di trovare una soluzione quanto più condivisa con i cittadini che andasse, comunque a tutela del pubblico interesse.
La negoziazione è stata paziente e ha visto l’Ente pubblico pienamente disponile e impegnato a trovare la migliore soluzione possibile che permettesse, da una parte, la realizzazione di un progetto di riqualificazione della via necessario e, dall’altra, la tutela dei beni privati e la volontà di collaborare per contemperare le esigenze dei cittadini con quelle di un’Amministrazione che opera per arricchire il patrimonio collettivo, rendendolo funzionale e percorribile a servizio dell’intera città.
Da questo punto di vista, ci tengo a elogiare il senso di responsabilità di tutti gli attori coinvolti che non hanno mai voluto rinunciare al dialogo al di là della legittima difesa dei propri interessi. In questo senso vorrei anche sottolineare, oltre alla disponibilità, deliberata da parte dei due condomìni di sottoscrivere le convenzioni, anche la loro decisione di rinunciare al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per l’annullamento dei decreti di esproprio che testimonia ancor più l’elevata correttezza giuridico-amministrativa degli accordi raggiunti».
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Dernière modification: 11 février 2025, 16:00