Riserva Naturale Tzatelet

Ultima modifica 1 settembre 2022

 
La Riserva Naturale, istituita nel 1993 su una superficie di 140.000 mq, è situata a nord est della città ed è morfologicamente formata da un rilievo in parte roccioso e in parte boschivo, nonché da diverse radure erbose. La morfologia è di origine glaciale, dovuta all'azione dei ghiacciai che fino a 10.000 anni fa interessavano la zona.

La vegetazione è tipica degli ambienti caldi e secchi dei versanti esposti a sud (il cosiddetto adret), con scarsità di acqua, venti che agiscono negativamente sull'equilibrio idrico delle piante e forte escursione termica. La vegetazione arborea è costituita principalmente da pino silvestre e roverella, mentre i versanti più aridi ospitano piante di origine mediterranea o steppica, tra cui la valeriana tuberosa e l'achillea gialla.

Dal punto di vista archeologico è significativo rilevare la presenza di un insediamento del tardo neolitico (si ipotizza attorno al 3000 a.C.), disposto sulla sommità della collina, e della relativa necropoli.

Oltre agli aspetti morfologici, naturalistici ed archeologici, l'area di Tzatelet (conosciuta anche come Quota BP, dalle iniziali del fondatore dello scautismo, Baden-Powell, al quale è dedicata una targa commemorativa posta sulla parte alta della Riserva) si caratterizza per le seguenti recenti realizzazioni:
  • un campo sportivo polivalente e una zona riservata al gioco del palet dotata di impianto di illuminazione
  • un'area giochi per bambini posta lungo un sentiero immerso nella vegetazione, costituita da altalene, scivoli, gioco di rotazione, ponticello e struttura multifunzionale
  • un'area giochi per ragazzi situata lungo un secondo sentiero più a monte, costituita da strutture multifunzionali
  • un percorso-vita (palesta all'aperto) dotato di dieci apposite stazioni ginniche, posto nel pianoro che domina dall'alto l'area
  • un fabbricato ospitante i servizi igienici e gli spogliatoi, che si adatta perfettamente all'ambiente visto l'utilizzo a vista di pietra, legno e lose per il tetto
  • una zona a parcheggio in ghiaia
  • un percorso pavimentato ed illuminato che collega il parcheggio all'area naturalistica ed alle attrezzature
  • staccionate in legno ad accompagnare ed a proteggere i percorsi
Da sottolineare inoltre la fitta trama di sentieri (dei quali alcuni sono individuati da apposita segnaletica verticale di colore giallo) che si snodano all'interno ed attorno alla Riserva Naturale, e che consentono facilmente di scoprire i numerosi aspetti che caratterizzano questa particolare area, nonché di ammirare gli splendidi panorami sulla piana di Aosta e sulla valle del Gran San Bernardo, caratterizzate anche dalle numerose vette circostanti, fra cui la Becca di Nona, il Mont Emilius e il Grand Combin.

 


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